Certificazioni ISO: distinguerle per adottare quelle più adeguate all’attività aziendale
Per comprendere l’importanza delle certificazioni ISO è prima di tutto importante capire cos’è, esattamente, un sistema di gestione: soltanto facendo chiarezza in merito a questa importante tematica sarà infatti possibile definire con precisione quali tra le certificazioni disponibili siano più adatte all’attività dell’impresa.
Va ricordato prima di tutto che, negli ultimi anni, le aziende sono state sempre più incoraggiate ad adottare sistemi di gestione sia con lo scopo di assicurare la qualità delle loro performance che di instaurare un rapporto di completa trasparenza e fiducia con clienti e fornitori. Gli standard nazionali e internazionali offrono in questo senso un’ampia gamma di parametri di riferimento per la valutazione dei processi aziendali, e i sistemi di gestione rappresentano quindi, in termini semplici, la sintesi dei tre principi più importanti che guidano ogni organizzazione: fare ciò che si sostiene di fare; migliorarsi continuamente per garantire una maggiore efficienza; e rispettare tutti i requisiti normativi in vigore.
In sintesi, la certificazione dei sistemi di gestione rappresenta una garanzia in merito alla capacità di un’azienda che produce o fornisce beni o servizi di strutturarsi e gestire i propri processi e risorse secondo specifici standard di qualità: economica, ambientale, etica e di sicurezza. Gli standard dovranno naturalmente essere conformi ai requisiti stabiliti dai riferimenti normativi di legge.
È anche importante tenere a mente che l’adesione ai sistemi organizzativi aziendali non è obbligatoria, ma volontaria – ad eccezione dei casi in cui le norme siano citate quali testi cogenti all’interno di specifici atti legislativi. A rilasciare la certificazione che attesta l’adozione del sistema di gestione sono organismi accreditati, e tale rilascio avviene sempre a seguito di specifiche verifiche ispettive presso l’azienda che richiede la certificazione. Solitamente, gli organismi per la certificazione dei sistemi di gestione sono accreditati dall’ente Accredia.
Vediamo ora quali sono i principali sistemi di gestione.
Tabella dei contenuti
- 1 UNI EN ISO 9001:2015: i sistemi di gestione per la qualità
- 2 EMAS e UNI EN ISO 14001:2015: i sistemi di gestione ambientale
- 3 UNI ISO 45001:2018: i sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro
- 4 I sistemi di autocontrollo basati sul metodo HACCP e ISO 22000:2018 per la gestione della sicurezza alimentare
- 5 Attestazione SOA: la certificazione obbligatoria per la partecipazione e gare d’appalto
UNI EN ISO 9001:2015: i sistemi di gestione per la qualità
La prima norma ad aver diffuso i sistemi di gestione per la qualità sia in Italia che nel resto del mondo è stata proprio la UNI EN ISO 9001, redatta a garanzia di una ottimale prestazione aziendale attraverso un’elevata efficienza dei processi produttivi.
La UNI EN ISO 9001 svolge anche l’importante funzione di ridurre al minimo le possibili contestazioni da parte dei clienti e dunque contribuisce a incrementare l’immagine del brand, consentendo al contempo all’organizzazione di individuare punti critici sui quali intervenire e definendo nuovi e ottimali parametri relativi ai propri processi produttivi.
La certificazione UNI EN ISO 9001:2015 rappresenta oggi uno dei principali requisiti richiesti per l’accesso a molte gare d’appalto, nonché per poter lavorare a progetti particolarmente prestigiosi.
EMAS e UNI EN ISO 14001:2015: i sistemi di gestione ambientale
Riconosciuta a livello internazionale, la UNI EN ISO 14001 certifica l’applicazione di un sistema di gestione ambientale finalizzato a individuare, monitorare e migliorare le proprie interazioni con l’ambiente nel suo complesso. È dunque testimonianza dell’intento, da parte dell’impresa, di ridurre al minimo il proprio impatto ambientale e descrive i processi da attuare perché questo miglioramento sia concreto e percepibile.
La UNI EN ISO 14001 è una certificazione eccellente per ridurre la possibilità di incorrere in sanzioni da parte degli organismi di controllo, e anche per incrementare la qualità dei rapporti con comunità locali e clienti che vivono nei pressi di siti e impianti certificati.
Per quanto riguarda la registrazione EMAS, essa è un’attestazione riconosciuta a livello europeo dell’eccellenza dell’organizzazione nella gestione delle sue interazioni con l’ecosistema e il riconoscimento di un reale impegno al miglioramento continuo. L’ottenimento della registrazione EMAS è subordinato alla conformità alla norma UNI EN ISO 14001 e alla presenza di una Dichiarazione Ambientale.
EMAS è una certificazione molto importante per accedere a diverse gare d’appalto e a progetti con la PA nazionale e internazionale.
UNI ISO 45001:2018: i sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro
Il concetto di sicurezza sui luoghi di lavoro si è fatto sempre più stringente ed è considerato oggi un imperativo per le imprese. in questo senso, l’applicazione di un sistema di gestione conforme alle norme UNI ISO 45001 testimonia l’impegno da parte dell’azienda a mettere in atto tutte le strategie necessarie alla prevenzione di infortuni, incidenti e malattie dei suoi operatori.
È importante ricordare che l’efficacia di questo sistema di gestione è riconosciuta anche dalla legge, poiché per il D.Lgs 81/2008 (il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Luogo di Lavoro) le aziende che operano in conformità alla norma UNI ISO 45001 sono esonerate dalla responsabilità amministrativa in caso di incidente o infortunio grave (D.Lgs 231/2001).
La certificazione UNI ISO 45001:2018 è fondamentale per l’accesso a numerose gare d’appalto o con la Pubblica Amministrazione, sia in Italia che all’estero, ed è spesso vincolante per poter collaborare con clienti di particolare prestigio. Offre anche un benefit fiscale, poiché garantisce importanti sgravi sul primo INAIL annuale attraverso la semplice compilazione online del modello OT23.
I sistemi di autocontrollo basati sul metodo HACCP e ISO 22000:2018 per la gestione della sicurezza alimentare
La garanzia di un elevatissimo grado di sicurezza è essenziale per le organizzazioni che operano in ambito agroalimentare e, per questa ragione, sono state negli ultimi anni pubblicate diverse norme e procedure per la regolamentazione del settore.
La ISO 22000 è la più recente: si tratta di una norma volontaria che ha lo scopo di armonizzare a livello globale le esigenze di un’azienda in termini di sicurezza alimentare.
In sintesi, la norma ISO 22000 permette ad imprese di qualunque dimensione e portata di mirare a un sistema di gestione della sicurezza alimentare efficiente, coerente e integrato con la propria realtà aziendale rispetto alle procedure già messe in atto per sottostare alla normativa vigente. Si tratta di uno standard internazionale volontario, globale, pubblico e di sistema che risulta sempre più importante per accedere a svariate gare d’appalto o con la PA, sia in Italia che all’estero, oltre che per avviare collaborazioni con clienti prestigiosi.
Attestazione SOA: la certificazione obbligatoria per la partecipazione e gare d’appalto
Infine, vale la pena menzionare l’Attestazione SOA, ossia la certificazione obbligatoria per le organizzazioni che intendono prendere parte a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici.
Si tratta di un documento necessario a comprovare, in sede di gara, la capacità dell’azienda di eseguire – sia direttamente che in subappalto – progetti di questo tipo a base d’asta superiore ai 150.000 euro.
È un’Attestazione specificamente studiata per le imprese operanti nel settore edile e testimonia e garantisce il loro possesso di tutti i requisiti richiesti dalla normativa in vigore in ambito di Contratti Pubblici di lavori. Della durata di cinque anni (a meno di validità triennale dal primo rilascio) e rilasciata a seguito di un’istruttoria di validazione dei documenti relativi agli ultimi dieci anni di lavori e ai migliori cinque tra questi, è prodotta da Organismi autorizzati a operare dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP).
Ricordiamo che l’Attestazione SOA qualifica l’organizzazione ad appaltare lavori per 52 diverse categorie di opere e per differenti classifiche di importi: 13 di queste categorie sono relative a opere di carattere generale (quali edilizia civile e industriale, acquedotti e foglie, strade e altro ancora); e le restanti 39 fanno riferimento a opere specializzate (come impianti, scavi, demolizioni, arredo urbano, arginature). La categoria di opere è connessa sia all’attività aziendale che al tipo di lavori eseguiti dall’impresa nel periodo di riferimento.
Le classifiche di qualificazione per importi sono infine dieci, ciascuna corrispondente a un controvalore in euro.