Tutela, criticità e adempimenti collegati a questa tipologia di attività lavorativa.
Spesso il Lavoro Notturno è al centro di dibattiti e studi che analizzano quali siano in realtà i “pro e i contro” nello svolgere la propria attività lavorativa durante la notte.
Indubbiamente le tesi, come spesso accade, sono estremamente soggettive ed escludendo le nozioni di carattere medico, dal punto di vista sociale, ogni individuo sceglie di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda della propria personalità.
Una delle tematiche principali, di natura sociale, è proprio il rapporto con i familiari e la sfera delle persone che si frequentano in quanto il lavoratore notturno godrà, nella maggior parte dei casi, di tempo libero quando tutti gli altri svolgeranno la loro attività lavorativa.
Vien da sé che non tutti reagiscono e percepiscono questa differenza come qualcosa in grado di destabilizzare il rapporto sociale con gli altri, ragion per cui possiamo definirlo come uno scenario estremamente soggettivo.
Ciò che sicuramente non è discutibile sono gli studi e le ricerche effettuate dal punto di vista medico, che più volte hanno evidenziato criticità legate all’orologio biologico, alla digestione e allo stress.
Anche il sonno diventa una componente fondamentale al fine di avvalorare queste tesi in quanto è stato provato che la qualità del sonno risente dei ritmi legati al lavoro svolto in notturna.
Al fine di ridurre, limitare e monitorare le criticità del Lavoro Notturno, è obbligatorio sottoporre i proprio dipendenti ad una Sorveglianza Sanitaria, come descritto dal Testo Unico Salute e Sicurezza.
I lavoratori infatti, secondo la normativa, dovranno svolgere visite mediche preventive, periodiche e specifiche, proprio come in qualsiasi altro caso di lavoro usurante, al fine di ricevere dal Medico Competente, nominato dal Datore di Lavoro, il giudizio di idoneità.
Vediamo nello specifico le differenze tra le tipologie di accertamenti:
- Accertamenti preventivi: in cui il Medico Competente verifica l’idoneità del lavoratore a svolgere la mansione di notte, verificando non vi siano rischi per la salute;
- Accertamenti periodici: Ogni due anni, almeno, si dovranno ripetere gli accertamenti, la periodicità sarà indicata sul Protocollo Sanitario dal Medico, a seconda delle valutazione legate ad usura, soggetto, rischi, ecc.; Questo tipo di accertamenti permettono al Medico di dichiarare o meno se il dipendente è ancora in grado di svolgere il lavoro o meno;
- Accertamenti specifici: Ovvero ulteriori controlli richiesti dal Medico Competente in base alla tipologia di attività e rischi che presenta il lavoro;
Il lavoratore che non riceve l’idoneità non è l’unico soggetto che ai sensi di Legge non può svolgere il Lavoro Notturno, infatti come citato dall’art. 11, le esclusioni dall’obbligo di effettuare lavoro notturno devono essere definite dal CCNL e prevedono l’esclusione dei seguenti soggetti:
- Donne in stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino;
- Minorenni;
- Lavoratori che appunto non hanno ricevuto l’idoneità.
Centro Medico Brianteo mette a disposizione Medici Competenti professionisti che vi garantiranno una corretta ed approfondita Sorveglianza Sanitaria per tutelare i Datori di Lavoro da possibili inadempienze e il Lavoratore dai rischi legati alla Salute.
[ a cura di Simone Pironti ]