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RSPP interno o esterno?
Il datore di lavoro può decidere di assumere lui stesso il ruolo di RSPP oppure nominare un consulente esterno.
Il datore di lavoro può assumere direttamente l’incarico di RSPP e partecipare ad un corso di formazione della durata di 16-32 o 48 ore in relazione al grado di rischio della sua attività. In tal caso il datore di lavoro dovrà dedicare il tempo necessario a questo tipo di attività per garantire la sicurezza e la salute dei suoi lavoratori.
Perché nominare un RSPP esterno?
Elenchiamo, dal nostro punto di vista, i pro e contro di un RSPP esterno rispetto ad uno interno: Nominare un RSPP esterno permette notevoli vantaggi al datore di lavoro, quali ad esempio il fatto di non dover fare un corso di 16 o 48 ore dedicando maggior tempo alla sua attività, ma soprattutto essendo sicuro di essere in regola con la normativa e di avere un valido e preparato supporto in caso di controlli.
Un RSPP esterno propone e gestisce piani di adeguamento che con il tempo possono ridurre notevolmente gli infortuni e le malattie professionali nella tua azienda. Viceversa, un RSPP interno conosce nel dettaglio le dinamiche aziendali che devono essere tenute in considerazione nella gestione della sicurezza in azienda.
Un RSPP esterno identifica con facilità le non conformità alla normativa e analizza le situazioni a rischio a tutto vantaggio dell’efficacia delle misure di prevenzione e protezione che poi potranno essere applicate; Un RSPP esterno ha analizzato diverse aziende sia dal punto di vista organizzativo che si sicurezza, può pertanto proporre diverse soluzioni alle non conformità aziendali; per contro un RSPP interno matura una maggior esperienza sullo specifico settore e quindi su alcuni dettagli utili alla definizione puntuale delle stesse misure.
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